DLJF 1995 – II EDIZIONE
Avigliana 31 agosto – 2 settembre 1995
Direzione Artistica: Gino Spessa
Il Festival ‘Due Laghi Jazz’ di Avigliana è alla sua II edizione dedicata quest’anno al tema ‘La tromba nel jazz”. Si è pensato a questo spunto tematico perchè, almeno finì al giorno in cui Duke Ellington, verso la metà degli anni 50, asserì che il sax tenore era lo strumento dotato delle maggiori peculiarità jazzistiche, la tromba godeva di una posizione di assoluto predominio tra gli strumenti del jazz. Pur riconoscendo al sax-tenore una importanza in costante crescita a partire da Coleman Hawkins, che fu negli anni 30 l’inventore in senso jazzistico di tale strumento e senza nulla togliere all’autorevolezza dell’ asserzione di Duke Ellington, non sono molti gli appassionati di jazz disposti a cambiare opinione. Opinione condivisa, del resto, dal grande pubblico che, pensando a musicisti quali Louis Armstrong o, in tempi più vicini a noi, Miles Davis o Chet Baker , ritiene che tutti i più grandi solisti ed innovatori del Jazz siano stati trombettisti. Effettivamente, la tromba è uno strumento dalla gamma espressiva così ricca da riflettere tutte le principali tappe della vertiginosa evoluzione del Jazz. E’ la tromba lo strumento leader nella triade dei fiati (tromba, clarinetto, trombone) dei complessi del jazz nascente sul delta del Missisipi. Sono figure di trombettisti quelle appartenenti alla leggenda come: Buddy Bolden o ai primordi del Jazz di New Orleans o di Chicago come Joe “King” Oliver e Bix Beiderbecke. E’ ancora un trombettista il cui nome è universalmente noto agli appassionati di Musica: Louis Armsrtong, ad aver gettato le basi di tutto il solismo jazzistico. Ed anche se la nuova sintassi jazzistica si fonda sul sax di Charlie Parker, va riconosciuto a trombettisti quali Dizzy Gillespie e Miles Davis un ruolo che va ben oltre quello di comprimari nella rivoluzione del be-bop. Analogamente nella reazione al linguaggio duro e spigoloso del be-bop, espressa dal Cool Jazz californiano anni 50-60, accanto a saxofonisti del calibro di Gerry Mulligan e Stan Getz, sono trombettisti della levatura di Chet Baker ed Art Farmer a dare al Jazz di quegli anni un tocco di poesia e di classe indimenticabili. Ed è significativo, per concludere, che a condurre la reazione al free jazz degli anni 80, accusato di aver snaturato la genuinità e spontaneità del linguaggio jazzistico, sia Winton Marsalis (splendido interprete anche di musica classica) trombettista nero di New Orleans che si rifà al linguaggio caldo e classico di Louis Armstrong e dell’epoca swing. Tema quindi di sicuro interesse per gli appassionati ma che ci auguriamo non mancherà di interessare e coinvolgere un pubblico anche più vasto per il grande richiamo dei musicisti presenti e in un secondo luogo per alcune interessanti manifestazioni culturali. Infatti al fine di stimolare l’attenzione del pubblico verso attività collaterali alla musica quali l’immagine e la parola sono state organizzate a cura di Gian Carlo Roncaglia una mostra di ritratti fotografici (jazzmen portraits) di celebri trombettisti jazz; la presentazione del libro “Italia jazz oggi” ed una bancarella editoriale sull’argomento. Infine l’esibizione della “Centromusica Big Band”, orchestra formata da giovani allievi emergenti non mancherà di creare quel ponte tra pubblico ed artisti, stimolando, ci si augura, iniziative ed attività in particolare tra i giovani. Arrivederci alla prossima edizione.
Gino Spessa
IL PROGRAMMA
(Tutte le sere ingresso libero)
Giovedì 31 agosto 1995, ore 21 – Piazza Conte Rosso
Presentazione del libro “Italia Jazz Oggi” di Gian Carlo Roncaglia
Inaugurazione della mostra fotografica “Jazzmen Portraits” di Gian Carlo Roncaglia
Concerto Vernissage del ‘Full Quintet’
Studioso di Jazz dal primo dopoguerra, Gian Carlo Roncaglia, collaboratore di “Musica Jazz” e de “La Repubblica”, ha pubblicato “II Jazz e il suo mondo” (Torino 1979) “Una storia del jazz” (Venezia 1979-1982) e numerose monografie per “i maestri del jazz” della De Agostini. Noto fotografo di jazz, è autore del volume “ritratti jazz” (Vercelli 1992), in cui sono raccolte oltre trecento immagini di musicisti. Da due anni è membro del North Sea Jazz Festival per l’attribuzione del “Bird Award international”.
Venerdì 1 Settembre 1995, ore 17 – Piazza Conte Rosso
BENNY BAILEY con la TORINO BIG BAND
Trombe: Luca Calabrese, Umberto Marcandalli, Pippo Colucci, Fabrizio Bosso – Tromboni: Danilo Moccia, Luca Begonia, Gianfranco Marchesi
Sassofoni: Claudio Chiara, Roberto Regis, Alfredo Ponissi, Fulvio Albano – Pianoforte: Palmino Pia – Contrabasso: Nicola Muresu – Batteria: Enzo Zirilli
Direzione artistica e sax tenore solista: Gianni Basso
Ernest Harold “Benny” Bailey, nato nel 1925, è un grande trombettista leader di big bands. Ha militato nelle orchestre di Lionel Hampton, Dizzy Gillespie, Count Basie e Quincy Jones. Sarà presente al Festival come solista accompagnato dalla “Torino Big Band” che si è costituita in occasione della prima edizione del J.V.C. Newport Festival di Torino, sotto la direzione artistica di Gianni Basso .
Sabato 2 Settembre 1995, ore 17 – Cortile Sala Consiliare, Piazza Conte Rosso
“Centromusica Big Band”
(Pomeriggio musicale dedicato a giovani jazzisti esordienti)
ore 21 – Piazza Conte Rosso
“ART FARMER ITALIAN QUARTET”
Starring ART FARMER (tromba)
Riccardo Zegna (pianoforte) – Aldo Zunino (contrabasso) – Alfred Kramer (batteria)
Arthur “Art” Farmer, nato neI 1928, solista di tromba e flicorno, grande protagonista con Gerry Mulligan e Chet Baker del jazz californiano alla fine degli anni 50, (sostituì nel 1958 Chet Baker nel famoso quatetto “pianoless” di Gerry Mulligan). Solista stupendo il cui stile intermedio tra quello di Baker e Davis si adatta perfettamente alle piccole formazioni in cui sa essere tanto un “sideman” ineguagliabile, quanto un “leader” pieno di classe e discrezione. Lo accompagna una sezione ritmica di musicisti italiani di indiscussa fama tale da fornire il sostegno più adeguato ad un solista di tale valore.