“GIAMMARCO-TESSAROLLO TAVOLAZZI-ROCHE quartet”
VENERDÌ 30 AGOSTO ore 21,30
Main Stage, Piazza Conte Rosso – AVIGLIANA
Maurizio Giammarco – sax tenore esoprano
Luigi Tessarollo – chitarra
Ares Tavolazzi – contrabbasso
Manhù Roche – batteria
Da quasi mezzo secolo, i quattro musicisti di questo “incontro speciale” hanno animato la scena jazzistica italiana ed europea con progetti e collaborazioni di vario tipo, che si sono alternate a scadenze a volte distanti, ma cicliche. Giammarco e Tessarollo ad esempio, negli anni ’90 hanno suonato e registrato a lungo col quartetto Passage, che li vedeva insieme a Ron Vincent e Dean Johnson (ultima ritmica del grande Gerry Mulligan). Roche è stato collaboratore stabile di entrambi a varie riprese, facendo la spola, anche come residente, fra Francia e Italia. Tavolazzi, che come fondatore storico degli Area davvero non necessita di presentazioni, ha offerto la solidità dei suoi bassi a un numero sterminato di progetti jazzistici e non solo, includendo fra questi anche diversi dei due leader in questione. Giammarco e Tessarollo, infatti, oltre ad essere due eccellenti solisti in possesso di una propria identità stilistica, sono anche due navigati compositori impegnati da decenni nel perseguimento di una via italiana al jazz d’autore. Più che mai attivi su questo versante con progetti propri – Giammarco lavora da tempo anche come compositore e arrangiatore per grandi formazioni – per il concerto di Avigliana i due musicisti coglieranno l’occasione per proporre alcuni fra i brani più significativi della loro passata, ma soprattutto più recente produzione.
Protagonista del Jazz in Italia fin dai primi anni ’70 (come attesta anche l’autorevole Biographical Encyclopedia of Jazz), Maurizio Giammarco si è affermato come solista di sax, compositore, e leader di gruppi storici: come Lingomania, considerato il gruppo più rappresentativo degli anni ’80, o la Parco Della Musica Jazz Orchestra, big band residente all’Auditorium di Roma e da lui diretta dal 2005 al 2010. Forte di una profonda conoscenza di tutto il jazz storico e di una lunga esperienza anche in altri ambiti musicali, Giammarco vanta uno stile ben riconoscibile sia sul piano solistico sia su quello compositivo. Ha suonato con moltissimi jazzmen di fama internazionale (fra i tanti: Chet Baker, Lester Bowie, Dave Liebman, Phil Markowitz, Miroslav Vitous), e con tutti i più importanti musicisti italiani. Attivo in vari ambiti (didattica, produzione, composizione di musica per teatro, danza, cinema, orchestra sinfonica e orchestra d’archi, freelance in dischi e tournee di musica pop), è autore di una monografia su Sonny Rollins (1996) e di un libro di suoi brani e trascrizioni (Carish, 2012). Ha anche diretto il festival Termoli Jazz Podium dal 2000 al 2006.
Luigi Tessarollo, è una figura di spicco nel panorama jazz nazionale, ha tenuto concerti a New York e Boston, in molti Jazz Festival internazionali in Europa e nei più prestigiosi Festival Jazz italiani. Ha collaborato, spesso in progetti stabili e discografici e in qualità di leader, con la maggior parte dei più noti musicisti jazz italiani, tra cui Bollani, Cerri, Rava, Giammarco, Fresu, Boltro… e con numerosi artisti stranieri di fama internazionale: (Lee Konitz, Slide Hampton, George Garzone, Barry Harrys, Larry Schnider, Bob Gullotti, Grant Stewart Bob Porcelli, Douglas Yates, Matt Wilson, Rachel Gould. Ha rappresentato, con composizioni proprie, il jazz italiano al Grenoble Jazz Festival e al Medals Plaza per le Olimpiadi di Torino. E’ stato chitarrista dell’Orchestra Nazionale dei Musicisti Jazz Italiani. Copiosa è la sua attività di compositore con più di 120 brani depositati, di cui una sessantina editi e pubblicati su CD. La maggior parte dei suoi dischi sono distribuiti in Europa, in U.S.A. e in Giappone. Alcune sue composizioni sono state scelte dalla Carish, per la pubblicazione dell’Italian Jazz Real Book, raccolta di brani dei più significativi compositori jazz in Italia. E’ anche docente di Storia del Jazz al Conservatorio di Milano. Completano la sezione ritmica Ares Tavolazzi al contrabbasso, e Manhù Roche alla batteria.